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Non siamo soli. Le nostre antiche radici sono qui con noi. Alberto Angela
Scritto il 26-03-2020federicodeangelis.com
“In Italia ogni meraviglia del nostro patrimonio è il frutto della genialità di tutte le generazioni che ci hanno preceduto. Assieme ai monumenti e ai capolavori ci hanno però lasciato anche tanti valori. E questi valori costituiscono oggi la nostra cultura. Nel nostro modo di vivere, di pensare, di scrivere, di amare, di vestire o di mangiare ci sono almeno 3000 anni di civiltà. E l’ insieme di questi valori sta guidando oggi il nostro paese in questa emergenza, aiutandolo ad agire in un modo che serve persino da modello a tante altre nazioni. A tracciare questo percorso in un’emergenza senza precedenti nella storia, mi piace pensarlo, non siamo soli ma abbiamo accanto anche le generazioni passate, attraverso la cultura, fatta di loro insegnamenti e valori. E c’è una considerazione che trovo importante fare. Di fronte ai capolavori che ci hanno lasciato guardiamo spesso alle generazioni passate con tanta ammirazione. Ma tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza che anche noi, come generazione, proprio nel modo in cui stiamo affrontando l’emergenza, lasceremo a chi verrà dopo un esempio, donando dei valori, esattamente come hanno fatto le generazioni che ci hanno preceduto. Valori importanti, come quelli che ci hanno tramandato i nostri nonni, i nostri padri, le nostre madri che ora sono più colpiti dal dramma che viviamo. In questo, inoltre, c’è anche un passaggio, un collegamento tra il passato e
il futuro. Un contatto, attraverso noi, tra le generazioni dei secoli passati e quelle che ancora devono nascere. E a fare la saldatura è la nostra cultura. In questo momento di emergenza queste antiche radici sono qui con noi. È come se tutte le generazioni passate fossero assieme a noi a combattere, suggerendoci il modo di comportarci e noi abbiamo ben 3mila anni di civiltà alle spalle, forse è questo che fa la differenza rispetto a tanti altri Paesi, non lo so. Io so solo che bisogna ancora stringere i denti per un po’. Poi lo sappiamo tutto finirà e allora vi chiedo due cose: una volta che tutto sarà finito non dimenticate chi è in prima linea negli ospedali, tutte le persone coinvolte con uno spirito di sacrificio immenso. Non scordiamoci di chi non c’è più. E poi soprattutto, quando alla fine partirete per fare dei viaggi premiate l’Italia, aiutate chi vive di turismo come cooperative di ragazzi, guide, alberghi, ristoranti che stanno soffrendo tantissimo. In questo modo sosterrete anche il nostro patrimonio insieme a tutte le generazioni passate che stanno lottando idealmente insieme a noi ”. Alberto Angela
La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell'Umanità
Scritto il 27-12-2012federicodeangelis.com
La quinta sessione del Comitato Governativo (Unescu) per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell'umanità, riunitasi a Nairobi in Kenia, per la prima volta in un paese dell’Africa sub Sahariana, il 17 novembre ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista. Tale importante riconoscimento, felice coronamento di un iter iniziato quattro anni fa e ripreso con vigore nel 2009, consente di accreditare quel meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale che è lo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. Il termine “Dieta” si riferisce all’etimo greco “stile di vita”, cioè all’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze, delle abilità, dei saperi e degli spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso intorno al mangiare. La prestigiosa Lista dell’UNESCO, che raccoglie gli elementi del patrimonio culturale immateriale considerati rappresentativi dell’umanità, constava di 166 elementi (tra cui il Tango argentino e la calligrafia cinese) di cui due italiani: l’Opera dei Pupi siciliana e il Canto a tenore sardo. La Dieta Mediterranea si va perciò ad aggiungere come terzo elemento italiano agli altri due. La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la
preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo come nelle zone della Soria in Spagna, Koroni in Grecia, Cilento in Italia e Chefchaouen in Marocco. Le donne svolgono un ruolo indispensabile nella trasmissione delle competenze, così come della conoscenza di riti, gesti tradizionali e celebrazioni, e nella salvaguardia delle tecniche.
Finalmente online il sito federicodeangelis.com
Scritto il 28-12-2012federicodeangelis.com
Finalmente online il sito del dr. Federico De Angelis. Da oggi potrai essere sempre informato sui nuovi servizi e sulle nuove offerte messe a disposizione dal dr. De Angelis in ambito nutrizionale e benessere. Per qualsiasi informazione e chiarimento contattaci ai riferimenti riportati nella sezione contatti.